Commentario abbreviato:Geremia 13:2718 Versetti 18-27 Ecco un messaggio inviato al re Jehoiakim e alla sua regina. I loro dolori saranno davvero grandi. Chiedono forse: "Perché queste cose si abbattono su di noi? Sappiano che è per la loro ostinazione nel peccato. Non possiamo alterare il colore naturale della pelle, e quindi è moralmente impossibile bonificare e riformare questo popolo. Il peccato è il nero dell'anima, è la sua decolorazione; siamo stati plasmati in esso, così che non possiamo liberarcene con nessun potere. Ma la grazia onnipotente è in grado di cambiare la pelle dell'Etiope. Né la depravazione naturale, né le forti abitudini di peccato costituiscono un ostacolo all'opera di Dio, lo Spirito creatore. Il Signore chiede a Gerusalemme se è decisa a non essere purificata. Se qualche povero schiavo del peccato sente che potrebbe tanto cambiare la sua natura quanto dominare i suoi capricci, non disperi, perché le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio. Cerchiamo allora l'aiuto di Colui che è potente per salvare. Riferimenti incrociati:Geremia 13:27Ger 2:20-24; 3:1,2; 5:7,8; Ez 16:15-22; 23:2-21; Os 1:2; 4:2; 2Co 12:21; Giac 4:4 Dimensione testo: |